Dal 954 Seborga ("Castrum Sepulcri") compare ufficialmente nella storia
dell'atto di donazione che Guido, Conte di Ventimiglia, ne fece ai Monaci
benedettini del Monastero di Lerins (Francia). Dal 1666 al 1687 i Monaci,
il cui Abate Priore aveva il titolo di Principe ecclesiale, stabilirono
nel paese una residenza, con annessa zecca nella quale fecero coniare monete
d'argento a valore legale.
Seborga, il primo Centro Commerciale Naturale in Liguria, formato da oltre
35 attività commerciali è una nuova realtà a misura d’uomo,in grado di
offrire, in un autentico e spesso splendido scenario storico-artistico,
eventi a tema, iniziative commerciali e percorsi di shopping, forme di
intrattenimento divertenti e coinvolgenti, il tutto correlato ad un’offerta
ricettiva e ristorativa soddisfacente per varietà e qualità.
Luigino Seborga
Nel XVII sec. a Seborga le monete venivano prodotte nella locale Zecca,
ampio locale situato al piano terreno del Palazzo dei Monaci in prossimità
della porta di San Sebastiano. Le monte coniate in argento a Seborga sono
note come “Luigini” in quanto ripetono –come tutte quelle circolanti sotto
l’egida del Re di Francia – il nome del sovrano Re Luigi.
Piazza Libertà
Il paese offre diverse iniziative che fanno parte della sua tradizione storica, culturale e religiosa. La festa di San Sebastiano (20 Gennaio); La festa di Primavera (periodo pasquale) con la rassegna di pittura ed il concorso di composizioni floreali all'aperto; la Festa di San Bernardo (20 agosto) con il corteo storico-folcloristico e gli sbandieratori.
Parrocchiale San Martino
Castrum de Sepulchro faceva parte della Contea di Ventimiglia fin dal secolo X secolo . La sua storia risale all’anno 954 d.C., data del documento che tratta della sua donazione ai Monaci della Abbazia di S. Onorato dell’isola di Lerins ad opera del suo possessore Guido, Conte di Ventimiglia. L’originale di questo testamento non fu mai rintracciato, per cui il primo documento storico pervenutoci e riguardante il feudo seborghino è del 1177 e fa peraltro riferimento a quanto definito nel testamento del Conte Guido, confermandone il contenuto. .Nel 954 il territorio del Castrum Sepulchri assieme alla cappella di S. Michele di XXmiglia venne donato dal Conte Guido ai Monaci dell’isola di S.Onorato di Lerins. Le proprietà territoriali di questi monaci andarono progressivamente aumentando in quel periodo, grazie alle donazioni provenienti anche da altri nobili. Nel 1261 il priore della chiesa di S. Michele, Giacomo Costa, su mandato dell’abate di S. Onorato, stilò “Statuti e Regolamenti” per il feudo di Seborga: di questi non sono pervenuti gli originali ma sono riportati in alcuni atti presenti nell’Abbazia di Lerins. E pare altresì che risalga a quegli stessi anni la comparsa, per la prima volta, in alcuni atti il motto SUB UMBRA SEDI (“Mi sono riposato sotto l’ombra”) che diventerà distintivo del feudo. Dal 1476 tutta la Liguria risulta essere dominio della Repubblica genovese, con l’eccezione del feudo di Seborga, sempre dipendente dai conti di Provenza. Nel 1481 Renato D’Angiò cedette tutti i suoi possedimenti al Re di Francia Luigi XI così anche il feudo di Seborga venne a dipendere direttamente dal Regno di Francia. Le condizioni di vita nel feudo si mantenevano sempre assai misere per la popolazione e le decime pagate ai Monaci erano pressoché nulle. Solo nel XVI sec. essi poterono acquistare in Seborga, da Bernardo Andracco, un edificio nominato dalla popolazione il “Palazzo”; successivamente ai Monaci venne l’idea di aprire una zecca per la battitura di monete da smerciare in Europa e nel vicino Oriente. Le monete hanno un’importanza essenziale nella storia di seborga, in quanto è proprio sulle monete che compare per la prima volta in documenti ufficiali l’attributo di “Principato” al feudo seborghino: e da allora il feudo verrà gratificato di tale titolo. Il periodo di attività della Zecca seborghina fu assai breve e cessò nel 1687. Venuta così a cessare questa fonte di guadagno, i Monaci cominciarono a pensare all’opportunità di vendere il feudo di Seborga. Altro periodo fondamentale per la storia di Seborga è il 1729, anno in cui si segna il passaggio del feudo dal dominio del Re di Francia a quello di casa Savoia. Con la caduta della Monarchia in Italia (1946) automaticamente tutti i possedimenti non personali dei Reali passarono allo Stato Repubblicano: da allora, l’Antico Principato seborghino risulta incorporato in esso, nella Regione Liguria, come comune della provincia di Imperia.
Oratorio San Bernardo XIII Sec XC
Il piccolo oratorio del XIII secolo dedicato a San Bernardo di Chiaravalle, che farebbe pensare a un passaggio del co-patrono in questo angolo del Ponente ligure, e forse anche a una presenza dei Templari, che al santo erano legati. Sulla semplice facciata, l’oculo riproduce la forma planimetrica della chiesa, al cui interno è conservata una tela attribuita ai Carrega di Porto Maurizio raffigurante San Rocco, Santa Lucia, San Bernardo e la Madonna con Bambino. Accanto, la statua di san Bernardo.
CONFINE
ANTICHE PRIGIONI
LUIGINI
via della Zecca n° 2
Seborga (IM) 18012
T:+39 0184 22 38 59