Comune di Bordighera
Bordighera è oggi una città gradevole non solo per i turisti ma anche per i residenti che vivono in un "ambiente salvaguardato", come dimostrano i meravigliosi luoghi naturali di cui dispone. La Città Vecchia, gli edifici lasciati dagli inglesi e da Charles Garnier, le testimonianze della cultura locale formano un complesso di interesse storico notevole che ben si riflette nelle caratteristiche tutte particolari dei luoghi dedicati alla cultura come la Biblioteca Civica Internazionale, l'Istituto Internazionale di Studi Liguri, Villa Mariani e la Chiesa Anglicana ora Centro Culturale Polivalente. Bordighera – da tanti anni Bandiera Blu - non è solo una stazione balneare molto apprezzata per la qualità del suo mare e per il suo microclima, ma anche un percorso storico e naturale ancora da completare o, se si preferisce, un percorso dove il visitatore è libero di disegnare i propri itinerari lasciandosi guidare dai grandi personaggi (come Monet, Bicknell, Garnier) che l'hanno vissuta e frequentata. Inoltre Bordighera offre a ospiti e cittadini un ricco calendario di eventi per quasi tutto l’arco dell’anno nel quale sono trattati i generi più diversi: teatro, musica classica, leggera, etnica, danza, intrattenimento.

Per gentile concessione di Tullio Bigordi

Il centro Storico

"Poche case ammucchiate sopra un'altura che formano un labirinto di vicoli in salita e discesa, dove spira l'uggia della fortezza antica eretta in difesa dei Saraceni ". Così Edmondo de Amicis descriveva la pittoresca città vecchia (o città alta) di Bordighera. Cent'anni dopo, non è molto cambiata. Conserva intatto il suo semplice fascino. Ancora oggi infatti, il centro storico di Bordighera è' un borgo fortificato, a forma di pentagono irregolare, cinto da robuste mura tardo medievali rinforzate a metà del '500. Al borgo si accede attraverso tre porte. A Mezzogiorno la secentesca Porta del Capo, o Nuova. A Oriente la Porta Soprana, o della Maddalena, aperta nel 1780. A Occidente, la Porta Sottana, costruita nel 1470, all'epoca della fondazione della città, e rifatta in epoca barocca sovrastata dallo stemma (genovese) di San Giorgio. Il borgo è attraversato da una fitta trama di vicoli e piazzette, distribuiti intorno alle due vie principali: la Via Lunga e la Via Dritta. La maggior parte delle case sono collegate da archi di sostegno, memoria di un pauroso terremoto che nel 1887 scosse la città.

Palmeto

L'architetto francese Charles Garnier, che ha una villa a Bordighera, trova che questa città somiglia più alla Palestina che all'Italia. Le palme di Bordighera stupiscono lo scrittore inglese Charles Dickens e seducono il grande pittore impressionista Claude Monet. "In nessun altro posto della Riviera - riconosce nel 1899 il botanico tedesco Edoardo Strasburger - le palme crescono altrettanto bene e vi si trovano in così gran numero". Le palme più famose sono rappresentate dalla "Phoenix dactylifera" la palma da dattero, introdotta, secondo la tradizione, dall'anacoreta Ampelio. Secondo un'altra teoria i primi noccioli di dattero sarebbero stati lasciati dai fenici. Quello di Bordighera è il palmeto di dattilifere più settentrionale del mondo (43 gradi di latitudine). Un magistrato delle palme organizzava la produzione e la vendita delle piante. E' da queste che vengono ricavati i "parmureli", le pallide foglie, abilmente intrecciate, esibite nella domenica che precede la Pasqua.

La Chiesa Anglicana

Una traversa di Via Vittorio Veneto, Via Regina Vittoria, porta alla Chiesa Anglicana. I primi inglesi, ospiti di Bordighera, si riunirono nel 1863 per le funzioni religiose all'Hotel d' Angleterre (oggi Villa Eugenia all'incrocio tra Via Vittorio Veneto e Via Vittorio Emanuele). La comunità era numerosa, tanto che già l'anno successivo il vescovo anglicano di Gibilterra, titolare della zona rivierasca, provvide a nominare un pastore stabile in Bordighera. Nacque presto l'esigenza di costruire una chiesa. In principio fu una cappella privata, situata nel parco di Villa Rosa per iniziativa della devota padrona di casa, mrs Fanshawe Walker. Sarà lei a cedere il terreno per il nuovo tempio che assumerà l'aspetto attuale alla fine dell'Ottocento. Luogo di liturgia e insieme di mondanità - non solo chiesa ma anche salotto - ogni giovedì il cappellano offriva il tè in canonica. Aperta al culto fino a non pochi anni fa, la Chiesa Anglicana è stata acquistata dal Comune che l'ha restaurata e la utilizza, insieme al Palazzo del Parco, come centro culturale polivalente per concerti, mostre e conferenze.

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La chiesa di Sant'Ampelio

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Il chiosco della musica sul Lungomare Argentina

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Il museo Bicknell - cultura, colori e profumi

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Il tramonto visto dalla pineta

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Il Marabutto (foto di Tullio Bigordi)

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Vista della Corsica (foto di Tullio Bigordi)

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Il porto turistico (foto di Tullio Bigordi)

Comune di Bordighera Uffici Turismo e Cultura
Via XX Settembre, 32
Bordighera (IM) 18012
T:+39 0184 27 22 05

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